LA CONCA DI CAJADA


LA CONCA DI CAJADA: Faè - Pian Cajada - Casera e conca del Palughét - Cajada - Faè.
Escursione a piedi a Forcella Palughét e al Monte Zervòi

località di partenza: Faè, 440 m ca.
dislivello in salita: in bicicletta 820 m; a piedi 585 m
lunghezza totale: 22,8 km
tempo di percorrenza: in bicicletta 3 - 3,30 ore; a piedi 2,30 ore
grado di difficoltà: medio, fisicamente impegnativo
quota massima raggiunta: in bicicletta 1258 m; a piedi 1842 m
cartografia: Tabacco scala 1:25.000 - foglio 024


 

Splendida, solitaria, inaspettata, incorniciata da bellissime montagne, la Cajada è un'ampia conca alpina che occupa la parte alta della Val Desedàn.
Arrivarci per l'ardita strada asfaltata che corre a mezza costa partendo dalla valle del Piave è già un avventura, con i suoi panorami, i dirupi, le gallerie, le forre e le pareti incombenti. L'improvviso e sorprendente cambio di paesaggio che ci aspetta alla fine della salita, sarà il miglior invito a percorrere l'anello che ci consentirà di visitare gran parte della conca e della sua foresta.

Le circa due ore a piedi per l'escursione al Monte Zervòi possono sembrare un prezzo oneroso, ma ciò che ci aspetta sulla vetta lo renderà, in fondo, più che accettabile. Infine la discesa lungo il percorso del 'andata, che ci obbliga a raccomandare assoluta prudenza per due motivi: la strada in se stessa e la possibilità di incontrare veicoli.

 

Raggiunto il paese di Faè lungo la statale 51 di Alemagna (per chi proviene da sud con l'autostrada si prosegue dopo il suo termine per pochi chilometri in direzione Cadore), si lascia l'auto in un ampio piazzale a sinistra, all'inizio del paese, nei pressi di un evidente viadotto ferroviario. In bicicletta si passa sotto il viadotto e, tenendo la destra ad un vicino bivio, si sale moderatamente lungo una strada sterrata a fondo ghiaioso. Dopo 500 m si lascia a sinistra uno sterrato che sale lungo la Val Desedàn e si tiene la destra. Poco dopo siamo ormai alle pendici della montagna inizia l'asfalto. La salita avviene su buone pendenze, anche se a metà circa c'è un tratto che concede un pò di respiro, ed è lunga 7,4 chilometri, sempre su asfalto. Poco prima degli ultimi tornanti passa il confine del Parco nazionale. La salita termina all'inizio del boscoso Pian de le Stele (le "stéle" in dialetto sono i ciocchi di legna da ardere), dove inizia lo sterrato. Dopo un tratto di leggera discesa, giungiamo alle radure del Pian di Cajada (1157 m). Si tratta di un ampio spiazzo erboso circondato dagli abeti, con alcune casere e le cime del Pelf" e di Cajada incombenti. Lo attraversiamo, lasciando a sinistra il sentiero che scende in Val Desedan, e proseguiamo dritti. Troviamo subito un tratto di 500 metri in asfalto, con moderate pendenze.


Dopo 8,9 chilometri dalla partenza, giungiamo ad un bivio importante, con buone segnalazioni. Siamo in località Prà de Caval (quota 1196 m). Prendiamo a sinistra seguendo l'indicazione Palughét. Andando a destra si arriverebbe invece nella zona di Càneva, da dove partono i sentieri per la cima del Pelf e per il rifugio "7 Alpini" alla Schiara. Qualche tratto in asfalto (uno mollo ripido) si alterna ad uno sterrato dal fondo non sempre buono. Dopo aver superalo il Col dei Broli, con una bella casa forestale, giungiamo al Col d'Ignoi (1258 m), dove troviamo l'evidente bivio per Casera Palughét - locale agrituristico. Abbiamo fino a qui percorso 10 chilometri da Faé. Ancora circa 700 metri in leggera discesa e raggiungiamo la casera, a quota 1257 m, al culmine della bellissima conca del Palughét, sul fondo della quale si trovava la piccola palude che ha dato il nome alla zona. Nei mesi estivi presso la casera vi è possibilità di ristoro (informarsi a valle sull'apertura).


Da qui in circa 1,30 ore di salita a piedi, si può raggiungere senza difficoltà la cima del monte Zervòi, a quota 1842 m, con magnifiche visioni sulle montagne del settore nord - Orientale del Parco e su molte vette del Cadore e della sinistra Piave. Questo l'itinerario. Dalla casera, dove conviene lasciare le biciclette, parte il sentiero (si può prendere subito a monte della casera o, dopo circa 100 metri di pianeggiante mulattiera a fondo erboso, salendo sulla destra seguendo un cartello con l'indicazione "3") si sale in circa 40 minuti alla Forcella Palughét (1521 m), un valico importante ma, purtroppo, per nulla panoramico a causa del fitto bosco. Tenendo la destra, prima in piano e poi in salita superando alcuni tornanti, sempre su sentiero segnalato, si raggiungono i ruderi di una casera. Da questa si può salire in diagonale, verso ovest, oppure, più diretto, portarsi in prossimità della cresta che domina la conca di Palughét e la Cajada e, per buone tracce, seguirne il filo. Poco dopo si arriverà alla Casera Zervòi, 1737 m, in ottimo stato di conservazione. Ancora cento metri di dislivello in salita per pascoli aperti, senza difficoltà, e raggiungiamo la cima del Monte Zervòi. Impressionante la visione sulla profonda Val de Rui Fret, che scende verso la Val de l'Ardo, e sulla parete nord del Monte Serva, che qui rivela il suo aspetto più selvaggio, ben diverso dal "domestico" versante meridionale. Lungo l'itinerario di salita (non tentare scorciatoie o deviazioni non segnalate) si ritorna a Casera Palughèt.


Riprese le biciclette proseguiamo, in leggera discesa, lungo il margine occidentale della Busa del Palughét, per 1 chilometro, fino a quando si incrocia un'altra stradina: giriamo a sinistra (a destra si raggiungerebbe la boscosa zona di Casera Bécola, interessante deviazione), passando vicinissimi alla grande frana che interessa l'alta Val Desedàn, e, superato un ripido ma breve strappo, torniamo in breve al bivio per Casera Palughét. Lungo il percorso della salita ritorniamo a Faé. In discesa si raccomanda prudenza. La strada, stretta ed in più punti esposta sui ripidi pendii delle Cime di Cajada, è aperta al traffico motorizzato. Alla fine avremo percorso in bicicletta 22,8 chilometri.

 

 

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