Olantreghe
La piccola frazione del comune di Longarone offre l'occasione di esplorare il gruppo montuoso del Bosconero e delle Dolomiti Zoldane.
Da Olantreghe al Bivacco Casera Busnich
Gruppo montuoso: Bosconero
Dislivello: 1100 m
Altitudine massima: 1563 m (Bivacco Casera Busnich)
Tempo: 6 ore
Lunghezza: 13 km circa
Punto di partenza: Olantreghe (646 m)
Questo piacevole itinerario ad anello ci porta a scoprire una zona poco nota a monte di Olantreghe e Podenzoi, a nord di Longarone; partendo da Olantreghe saliremo alla bella per il sentiero della Rovessa per poi traversare fino alla , attualmente in ristrutturazione; un tratto in discesa ci porterà alla all'interno della Riserva Naturale della Val Tovanella, dovè è facile l'incontro con i cervi; da lì con una lunga risalita arriveremo al punto culminante dell'escursione presso il , dal quale scenderemo a Podenzoi e quindi a Olantreghe.
L'itinerario non presenta nessuna difficoltà però si svolge per lunghi tratti su sentieri poco segnati ed non molto evidenti per cui è necessario avere un buon senso dell'orientamento; attenzione ai numerosi bivi non ben segnalati!
Da Longarone si prosegue per pochi chilometri verso Pieve di Cadore fino all'abitato di Castellavazzo; si gira a sinistra in direzione Podenzoi e si sale fino a Olantreghe (646 m), dove si può parcheggiare in un ampio parcheggio presso un tornante.
e si svolta quasi subito a sinistra in via delle Scuole al termine della quale troviamo una tabella CAI con indicazioni per Casera Busnich (segnavia 495); si prosegue in salita sulla per alcuni metri, poi, dove questa termina si prende la a destra (non proseguire dritti!) che sale con moderata pendenza circondata da ; si prende quota con una serie di tornanti fino ad arrivare a un (850 m circa, 0.30 ore; la quota indicata sulla tabella, 770 m, è errata); si prosegue sempre sul sentiero 495 per arrivare qualche metro sopra a una che sale da Gardona che si segue in salita per qualche centinaio di metri fino al primo tornante; presso il tornante c'è il primo , non ci sono segnalazioni ma solo un ometto di pietre; si lascia la strada e si imbocca la mulattiera in leggera discesa che si stacca a destra proprio in prossimità del tornante; poco oltre la mulattiera si trasforma in evidente sentiero e troviamo un'indicazione per Casera Pian Dei Boi , poi si oltrepassa un impluvio e si comincia a salire attraversando la dirupata parete sottostante il Col Venturin; il si fà ardito e prende quota con alcuni stretti tornantini, mentre il panorama si apre su ; si risale un e finalmente si esce su una con alcuni ruderi con una bella visuale sulla Palazza e sulla Cima de Zita; con qualche altra si arriva al panoramico poggio dove sorge la (1262 m, 1.30 ore), mirabilmente ristrutturata.
Dalla casera si prende il che si inoltra nel bosco in direzione nord in leggera discesa; non ci sono indicazioni ma il sentiero è segnato con alcuni sbiaditi bolli rossi sugli alberi; passata la deviazione per una sorgente il sentiero torna a risalire leggermente, attraversa una radura e poi rientra in un bel ; la traccia si fa poco evidente ma seguendo i radi segni si esce presto dal bosco nel prato dove sorge la (1308 m, 1.50 ore), attualmente in ristrutturazione; la casera sorge su una spalla vicino alla cima del Col Fason e offre un bel .
Nei presso della casera una tabella ci indica il sentiero corretto che ci porterà a Casera Pescòl; si prosegue in direzione est in leggera discesa fino ad un poggio da cui possiamo vedere sotto di noi la Val Tovanella e la ; la prosegue nel bosco poco evidente ma segnata con bolli rossi sugli alberi e ci porta a un (1250 m) dove incontriamo il sentiero 495 che sale da Termine di Cadore; lo imbocchiamo a destra per arrivare in breve alla dove sorge (1166 m, 2.30 ore); dei due stabili uno è chiuso e riservato alla Forestale, l'altro è aperto e attrezzato a bivacco; una bella fontana davanti alla Casera ci permette di ripristinare le riserve d'acqua.
Per salire verso Casera Busnich bisogna ritornare al e proseguire a destra sul sentiero 495 seguendo le indicazioni 'Busnich' della tabella; si risale un poi si percorre una valletta poco pronunciata per arrivare a una sotto le pendici del Col Siron (1350 m circa); in questo tratto il sentiero è quasi scomparso quindi bisogna prestare molta attenzione ai segnavia sugli alberi, sbiaditi ma sempre presenti; si scende qualche metro e con segnavia 495 che sale da Olantreghe e che abbiamo abbandonato molto più in basso (1340 m circa, tabelle, la quota indicata nella tabella, 1260 m, è errata); si imbocca la mulattiera a destra (scendendo a sinistra invece è possibile rientra rapidamente a Olantreghe) e con qualche bella visuale sul e sulla sottostante ; si passa un e poi si esce dal bosco nel punto più basso del grande che appare in alto su un ; si risale interamente il pascolo su tracce per arrivare finalmente alla (1563, 4 ore), posta in una posizione meravigliosamente panoramica.
Si prende il che scende ripido in un sottostante alla casera, poi e si porta al promontorio del (1420 m), dove si stacca una traccia che porta a Casera Fagarol e scende poi a Olantreghe; proseguiamo sempre sul sentiero 484 che con scomodo tracciato fino a raggiungerne il dove scorre un torrentello; lo si attraversa e si risale leggermente il versante opposto dove un tratto di corda metallica ci permette di superare in sicurezza un tratto ripido e scivoloso; segue un trato con fino a portarsi a un costone dove il sentiero diventa e inizia a scendere lungamente a tornanti fino a portarsi a una zona dove sorgono ; la mulattiera, ora finacheggiata da , in breve ci porta a dove si incontra la strada asfaltata; la si segue fino a portarsi al punto di partenza a Olantreghe (646 m, 6 ore).
L'anello di cima dell'Albero
Gruppo montuoso: Dolomiti Zoldane
Dislivello: 1250 m
Altitudine massima: 1840 m (Forcella Pezzei e Costa del Dou)
Tempo 6h 30
Punto di partenza: Podenzoi (809 m), frazione di Longarone
Itinerario ad anello che permette di girare attorno all'appartata Cima dell'Albero, ultima propaggine verso sud del Bosconero passando per il Ricovero Casera Busnich e per l'appartato Bivacco Tovanella. La fatica del dislivello è ripagata dagli stupendi panorami da Casera Busnich e dallo sperone della Costa del Dou. Da Forcella Busnich a Forcella Pezzei si attraversa la Roserva Naturale Orientata della Val Tovanella dove è facile incontrare camosci e cervi. Non uscire assolutamente dai sentieri segnati in questo tratto!
Da Longarone si prosegue lungo la statale di Alemagna fino al paese di Castellavazzo dove si imbocca la strada che sale a Olantreghe e a Podenzoi (809 m), posto su una panoramica terrazza prativa, dove si lascia la macchina.
Dal (tabelle - segnavia 484) si sale lungo una fiancheggiata da muretti a secco che sale con modica pendenza tra i prati ben curati sovrastanti il paese. Ben presto la pendenza aumenta e ci si immerge nel fitto bosco con qualche bella visione verso il monte Borgà e il oltre la valle del Piave. Si risale a svolte un costone boscoso e si oltrepassano alcuni torrentelli asciutti fino ad uscire in terreno più aperto sotto a ; la pendenza poi si attenua e si scende leggermente al fondo di un (corrimano metallico) percorso da un torrente che forma (1300 m). Si l'altro versante e con un ripido tratto si arriva al promontorio erboso del Col dei Corui (1460 m - il panorama si apre sulla valle del Piave e su ). Il sentiero riprende a monte del promontorio, sale nel bosco, risale un e giunge ai pascoli sottostanti il (1563 m 2h); dalla casera lo splendido panorama si amplia verso il gruppo del Duranno e le Dolomiti del Cadore.
Dalla casera si sale ancora per il pendio di pascolo verso nord e in breve si giunge alla poco pronunciata (1617 m - 2h 15) sul costone Nord-Est della Cima dell'Albero; dalla forcella dapprima si scende leggermente in direzione ovest poi si prosegue a saliscendi attraversando il boscoso versante settentrionale della Cima dell'Albero con spettacolari visioni sul gruppo del . Dall'ultimo (1611 m) si deve alquanto fino ad un promontorio prativo dove si trovano i pochi ruderi di (1692 m). Si risale il vallone boscoso soprastante (attenzione a non perdere la traccia) mirando direttamente alla ben visibile (1840 m - 3h 30) oltre la quale appaiono all'improvviso . Si scende per prati al sottostante puntando verso una visibile dalla quale appare la conca di Pezzei e il ; si scende a tornanti il ripido pendio e in breve si giunge al posto in una appartata conca sospesa sopra i precipizi aperti verso il Canal del Maè (4h). Il panorama è un po' limitato ma comunque possiamo ammirare i versanti settentrionali di Schiara e Pelf.
Dal bivacco si imbocca il comodo sentiero 482 (Alta Via N° 3) che attraversa la e fino allo sperone della , stupendo balcone panoramico su tutte le Dolomiti zoldane (1840 m - conviene abbandonare il sentiero e percorrere la comoda cresta erbosa fino a dove precipita verso il Canal del Maè per godere di una visuale ancora migliore). Aggirato lo sperone si inizia a scendere lungo gli sul versante occidentale della Cima dell'Albero (si lascia in alto , 1746 m, che può ancora offrire buon ricovero); si passa lungo un'ardita e poi si attraversano in successione altri due costoni erbosi (, 1456 m e , 1383 m) fino a giungere sulla cresta meriodionale del monte presso il (1144 m - Capitello). Dal capitello conviene abbandonare il sentiero 484 (che conviene a chi deve scendere a Longarone per terminare l'Alta Via) e proseguire lungo la mulattiera senza segnavia che in breve, passando per casera Casin (977 m), riporta a (809m - 6h 30).